|
|
Nome: Rowan | Cognome: Aingeal Età: 22 anni | Razza: Angelo Gilda: // | Piano di provenienza: Ravnica Peso: 79kg | Altezza: 1.89m Photobook: [ x ][ x ][ x ] Rowan è un ragazzo dalla capigliatura blu shocking, sbarazzina e con qualche ciuffo ribelle. Le orecchie sono adornate con dei piercing e degli orecchini che sicuramente non gli conferiscono un aspetto angelico. Incastonati nel viso ha due brillanti occhi azzurro, il volto levigato e con gli zigomi alti, con un accenno di barba che è solito radere. Alto e slanciato, ha il ventre percorso da tonici addominali e, in generale, un fisico abbastanza muscoloso. Sulla schiena ha un enorme ed tatuaggio che ricopre tutta la zona dorsale e lombare, un intricato insieme di curve e linee morbide che, se di primo impatto sembrerebbe un guazzabuglio informe di linee, ad un'attenta occhiata risulta un disegno di un paio d'ali. Tale marchio non è un comune disegno, ma rappresenta l'essenza di angelo di Rowan, il segno che nel suo sangue scorre del sangue angelico. Secondo la sua volontà, può decidere di risvegliare la sua componente angelica, dischiudendo le sue ali in un tripudio di splendore e piumaggio. Le ali, prima impresse sul suo corpo secondo un incantesimo, sono piumate e soffici al tocco, ma non perfettamente bianco latte: si aggirano su una tonalità grigiastra, cinerea che ha ben poco del candore delle tipiche ali bianche. Sono forti e vigorose, in grado di sostenerlo in volo e, se non vengono retratte nel corpo, gli fanno quasi da strascico, un enorme mantello piumato che lo accompagna dovunque vada. Il processo che permette alle ali di tramutarsi in tatuaggio è alquanto doloroso, perciò solitamente Rowan preferisce tenerle dischiuse dietro la schiena, in attesa di essere usate. Se non fosse per le ali che non esita mai ad esibire, un marchio imprescindibile di ciò che realmente è, nessuno oserebbe mai dire che Rowan sia un angelo. Almeno, non di primo impatto. Conoscere Rowan significa sorbirsi le sue battutine irriverenti, i suoi atteggiamenti egocentrici, l'ironia sprezzante e le sue manie di protagonismo, tutti elementi atipici per un angelo. In compenso, però, Rowan si rivela essere un tipo sociale, non il classico sputasentenze quali sono gli altri angeli, che non giudica gli altri per quello che sono. Non è uno spirito vendicativo e sebbene non ci pensi due volte prima di rincorrere il ladro che ha derubato la donzella, Rowan non è un assiduo perseguitore degli ideali di bene e giustizia che ostentano i Boros. Ritiene che oltre alla legge bisogna considerare altri fattori: l'umanità, la moralità, l'etica di certe azioni e non seguire ciecamente una legge che non si fa scrupoli a concedere delle eccezioni. Rowan è il classico tipo che si fida del suo istinto, benevolo e buono come la sua coscienza angelica gli intima di essere, ma non ideali superiori e stronzate del genere. Socializzare con Rowan non è dunque come parlare con un angelo qualunque, una macchina sintonizzata su radio Maria, ma essere in contatto con una persona in grado di provare sentimenti, emozioni e, sopratutto, in grado di discernere l'oscurità dal male. E' bene sottolineare però che Rowan non abbia mai rifiutato - e mai lo farà - il suo essere angelico: gli ha dato piuttosto una connotazione nuova e personale, semplicemente non in linea con la classica mentalità degli angeli contemporanei. Esibisce, infatti, le sue ali senza timore e, piuttosto che assorbirle nel suo corpo, le lascia piegate dietro la schiena, un inutile peso in più, ma un distintivo ben visibile in ogni frangente. Da tutto ciò si comprende che Rowan non sia il tipico angelo, un contenitore degli ideali utopici di bontà e giustizia, quanto più un essere senziente vicino ai capricci e alle virtù degli uomini. A riprova di questo c'è il fatto che Rowan non rinuncia ad un rapporto carnale con una fanciulla (o un fanciullo, è indifferente), nè tantomeno al buon vino e al cibo che gli uomini producono. D'altra parte perché rinunciare a cotanto piacere? Il cibo e il piacere sensuale non hanno nulla a che fare con la vittoria del bene, dunque perchè privarsene? La risposta è intrinseca negli altri angeli, ma evidentemente non è così palese per Rowan. E' parte del folklore popolare pensare che gli angeli siano delle copie di Razia, degli esseri realizzati con la magia, dotati di un intelletto superiore e di una morale irremovibile. Un elemento però che sfugge a questi pregiudizi è che non tutti gli angeli siano uguali agli altri e sopratutto che non tutti seguano imperterriti le stesse idee. D'altra parte, anche la mente di un angelo è carta bianca alla nascita, un foglio pulito che aspetta che qualcuno cominci a scriverci sopra le nozioni che andranno a caratterizzare la personalità di tale esistenza. Siamo il prodotto dei nostri ricordi, no? Anche gli angeli dunque seguono questa filosofia e non sono diversi. Premessa necessaria per inquadrare Rowan, un angelo sicuramente fuori dal comune. Già, perchè è stato ritrovato esattamente 20 anni fa, per le vie di Ravnica, un infante piagnucolante non dissimile da un umano, dotato però di un paio di ali bianchi nelle quali era avvolto e protetto. Non si sa da cosa sia stato originato, nè da chi e perchè: l'esistenza di un angelo del genere - infante e che non sia derivato da Razia - ricade in una coltre di oscurità e probabilmente si è persa nelle sabbie del tempo. Sta di fatto che il ritrovamento, effettuato per caso da una recluta di Boros in pattuglia, abbia destato l'interesse della gilda che ha provveduto subito ad addestrarlo come angelo guerriero ed inserirlo nelle sue fila di commilitoni. Sin da piccolo, dunque, gli sono stati inculcati i principi di Boros, il perseguimento della legge e la condanna assoluta la male, per il trionfo di una società libera e perfetta. Ma qualcosa non andò nel verso giusto. Durante una spedizione, in cui un giovanissimo Rowan non era che un addetto all'approvvigionamento dei soldati, assistì al completo e rapido sterminio di una banda di mendicanti, uomini di basso retaggio ed esponenti di altre razze, per aver infranto la legge ed aver rubato dai mercanti del cibo. Una condanna grossolana ed ingiusta anche per gli stessi Boros, dettata solo dalla pazzia e dall'assuefazione del potere del capitano della truppa che fu presto bandito e scacciato dalla gilda. In linea con le prescrizioni della gilda, l'accusa avrebbe dovuto subire un processo, ma il capitano preferì sbrigarsela da solo e senza una vera e propria autorizzazione, dando l'ordine ai suoi soldati di ripulire il male dilagante. Benchè la gilda in sè non fosse direttamente responsabile,in parte solo per aver assoldato una persona con tali scompensi celebrali, la fiducia che il giovane riponeva nei principi sacri dei Boros cominciò a vacillare. Ben presto, si ritrovò a marinare gli addestramenti, a disobbedire ai suoi tutori e superiore, a cercare un contatto con la gente comune, la gente del popolo. Apprese che non tutto oro era quel che colava, che gli ideali di Boros non corrispondessero più ai suoi. Aveva bisogno di un ambiente nuovo, un luogo in cui respirare con i propri polmoni - se li avesse avuti, certo - senza un tubo che gli pompasse ossigeno artificiale nelle vie respiratorie. Il prossimo passo fu decisivo ed irrevocabile: sapeva che una volta lasciata la gilda, difficilmente i Boros l'avrebbe visto di buon occhio, ma con un'umana scrollata di spalle rassegnò le sue dimissioni, se così di può dire, e lascio Boros, alla prematura età di 16 anni. Probabilmente è per questo motivo che le sue ali hanno perso la lucentezza di un tempo, ma poco importa: finchè sono in grado di volare, Rowan sarà sempre in grado di raggiungere i cieli.
Edited by Nickness - 4/5/2017, 22:24
|
|