[Scena] Soldati, acqua di fogna e passaggi segreti

[Malo] [Hekate]

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  1. Ryuk*
     
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    Beccato, è quel che ti meriti per aver parlato troppo presto. O forse era meglio così. Tipico delle ragazzine viziate credersi dei campioni di empatia, nessuna di loro ammetterebbe di avere un problema. Si ripetè questo nella propria mente per convincersi che non aveva sbagliato valutazione e che non doveva delle scuse all'elfa, ma non sarebbe servito comunque, tanto lei stava andando via.

    « Breve ma intenso, eh? » Non si aspettava una risposta, su questo non ci pioveva, nè tantomeno la voleva. « Addio, hekate l'elfa. »

    Fermarla? E per quale ragione? Era un semplice incontro fortuito come tanti nella città bassa. Se non altro aveva avuto il buon gusto di ringraziarlo per averle salvato la vita, altrimenti avrebbe avuto di che lamentarsi. Perchè perdeva tempo con lui, diceva lei. "Beh, per me vale lo stesso" avrebbe detto lui tanto per ripicca ma non c'era stato tempo, lei se n'era già andata.

    Ok, prima che cominciate ad insultarlo, dovete sapere che uno come lui, che non può nemmeno concedersi il lusso di andarsene a spasso a viso scoperto in mezzo alla folla da solo, figuriamoci poi se a distrarlo ci fosse stata un elfa che non aveva mai messo il muso fuori di casa. No, non se ne parlava, per badare a lei sarebbe sicuramente finito diritto in qualche imboscata. La taglia di mille monete d'oro avrebbe fatto gola a chiunque, era quasi tentato di tradire sè stesso per intascare una simile ricompensa. Meglio per tutti e due che se ne andasse per la sua strada, tanto una come lei avrebbe trovato il modo di cavarsela..

    ◊ ◊ ◊ ◊



    Nessun elfo in vista e questa avrebbe dovuto essere una buona notizia per Hekate. Odori acri di sudore, sudiciume, spezie, frutta di vario tipo, carne fresca e pesce non proprio freschissimo si mischiavano nell'aria, probabilmente mettendo a dura prova la sopportazione di Hekate. In quel punto le bancarelle si facevano sempre più frequenti e la strada si restringeva, rendendo faticoso il passaggio per via della folla. Poco male in effetti, perchè più avanti la luce era più chiara e si intravedeva un enorme spiazzale, una piazza esagonale avente una cinquantina di metri di diametro. Le bancarelle erano disposte lungo il perimetro e nel mezzo c'erano panchine di pietra sparse qua e la seguendo un disegno simmetrico. La strada era lastricata di pietre colorate formando un enorme disegno come in un mosaico dai tasselli giganteschi. La folla era meno densa lì e c'erano solo poche persone che l'attraversavano per spostarsi da una parte all'altra. C'era anche qualche grosso animale da soma che trasportava merci di ogni tipo e gli enormi panni arrotolati per i tendoni. Qualcuno era seduto sulle panchine a conversare, era un buon posto dove riprendere fiato e riorganizzare le idee e tutto fu calmo per un bel pò fino a quando si udì un richiamo stridulo provenire dal cielo e tre grosse ombre attraversare l'intera piazza. Quasi la metà delle persone si mosse allarmata, come se quello fosse il segnale di una ritirata. C'era fermento anche tra diverse bancarelle, mercanti che nascondevano roba, altri che chiudevano tutto in fretta e furia, facendo i bagagli in pochi secondi manco non aspettassero altro. Insomma, anche se alcuni dimostrarono di fregarsene, la piazza si sfollò quasi del tutto in una decina di secondi, e nessuno si sarebbe fermato a spiegare perchè

    Edited by Ryuk* - 5/5/2017, 18:07
     
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