[Scena] Soldati, acqua di fogna e passaggi segreti

[Malo] [Hekate]

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  1. »Alÿah
     
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    Hekate Caethel ◆◆◆ From shadows I'll reclaim my destiny
    « Mi hai presa alle spalle come un qualsiasi aggressore, non ti aspettare subito gentilezza. »
    Disse con schiettezza quasi tagliente per ricambiare l'ironia del ragazzo. Hekate rimase ad osservalo a lungo e in durante quei momenti, poteva sembrare che lo sguardo dei suoi occhi viola intenso si facesse via via meno duro e minaccioso.
    Dopotutto quel tizio l'aveva appena aiutata con quel bruto e quindi un pochino di fiducia poteva concedergliela. Abbastanza da smettere di avere quell'espressione di essere tranquilla solo gli tenesse puntato addosso la sua balestra.
    Fece un lungo sospiro, allontanando anche la mancina dalle frecce infoderate sulla coscia.
    « Non ho ucciso nessuno e nemmeno rubato. »
    Iniziò a dire, spostandosi un passo calmo e misurato alla volta verso l'uscita della crepa.

    Che fosse il caso di tenersi tutto per sè o almeno accennare qualcosa?
    « Molto probabilmente era uno scagnozzo mandato a prendermi. Diciamo che... ho qualche Golgari sulle mie tracce. Non dirò altro, umano. »
    Non rimase con lo sguardo sul viso del ragazzo, anche perchè non le interessava molto sapere come avrebbe reagito alla notizia e si preoccupò più a cercare qualcosa che potesse sostituire il suo mantello perduto. Era fuori discussione che continuasse ad andare in giro a capo scoperto, rendendosi ben riconoscibile agli occhi di chi la stava cercando.
    Fermò la sua lenta e sinuosa camminata quando notò una specie di cumolo composto da varie cose scartate, fortunatamente niente di organico. O così sembrava. L'elfa vi si avvicinò, lo esaminò rapidamente con lo sguardo e allungò una mano coperta dai lunghi guanti in pelle nera dentro al mucchio per estrarre un telo non troppo malridotto e polveroso.

    Hekate fece una faccia chiaramente disgustata, mentre lo stendeva con un colpo secco.
    « Madre Natura! E dovrei mettermi questo coso in testa? »
    Disse tra sè, mentre si sistemava il telo a coprire il capo e le spalle.
    « Comunque... ti capita ogni giorno? Devo dedurne che devo stare attenta che non ti avvicini troppo o mi ritroverò le tasche alleggerite o senza più fiato in corpo? »
    Gli domandò con tono... provocatorio, sì, voltandosi nuovamente verso l'interlocutore.
    Non lo stava per niente accusando per le sue scelte di vita e tantomeno giudicando, l'elfa stava solamente cercando di farsi una vaga idea sul ragazzo che aveva davanti.

     
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