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»Alÿah.
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Hekate Caethel ◆◆◆ From shadows I'll reclaim my destiny
Mettevano a dura prova la sua sopportazione?
Certo che sì, ad ogni nuova zaffata di odori malamente mischiati con altri e nella mente dell'elfa si riaffacciava sempre la stessa domanda: perchè non era nata senza naso?
O più semplicemente con un olfatto difettato, così da non avere di tutti quei problemi.
L'unica cosa positiva era che sembrava essersi un pochino abituata a stare lì in mezzo a tutti quegli odori, abbastanza da non essere costretta a fermarsi a brevi tratti per cercare di riprendere fiato ed evitare che le si rivoltasse lo stomaco. Che poi cercare di stare sui bordi con quella calca sarebbe stata un'impresa più difficile.
In mezzo a tutta a quella gente il suo essere schizzinosa era il minore dei problemi. Hekate non vantava una gran altezza e poteva passare inosservata per chi era più alto. In caso era pronta a piantare frecce nelle chiappe o dare colpi di tacco negli stinchi altrui.
Comunque, dopo momenti caratterizzati da una buona dose di forza di volontà e sgomitate varie, solo un paio di pestoni nei piedi col tacco dei suoi stivali neri e niente frecce nei fondoschiena, la strada del mercato - o meglio la fiumana di persone - la condusse in un'ampia piazza. Inizialmente ebbe come l'impulso di proseguire dritta e attraversare la piazza da parte a parte, passando per il centro e tra le file di panchine di pietra.
Sarebbe stata la via più facile, veloce e certamente con l'aria più respirabile.
Peccato solo che sarebbe stata molto esposta, considerato che non c'era molta gente.
L'elfa non avrà alle spalle molta esperienza dal punto di vista pratico, ma qualche nozione strategica di base gliel'avevano insegnata. A malincuore, dunque, scelse di proseguire vicino alle bancarelle e prendere la via più lunga per raggiungere l'altra parte della piazza.
Ecco, questa era la sua intenzione prima che gli eventi la cambiassero i piani.
Un urlo attraverò l'aria, tre ombre si mossero sul terreno lastricato della piazza a macchiare il suo mosaico e in pochi secondi quasi metà della massa di gente che affollava il luogo se ne stava andando via, spaventata da chissà cosa.
Hekate tentò una, due e tre volte di fermare qualcuno e chiedere che diamine stava succedendo, ma non ottenne alcuna risposta. A lei non restarono molte alternative: starsene lì insieme alle persone che non sembravano per niente turbate o cambiare aria in fretta.
Decise alla fine di restare, ma non di rimanere lì in piedi impalata.
Se ne avesse avuto l'occasione, avrebbe cercato nei dintorni più prossimo una sorta di riparo da cui controllare la situazione, scoprire dunque da sè cosa significassero il grido e le ombre.
Stupida? Probabile, ma se mai qualcuno gliel'avesse domandato, lei avrebbe risposto con fierezza che a spingerla era una dannata curiosità.
. -
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Lo stridore si sentì una seconda volta e qualcuna delle persone sedute rimaste lì senza temere nulla si fecero sentire solo un pò ma unicamente per il fastidio provocato da quel rumore. La fonte di quei richiami non tardò a palesarsi, per la gioia della tanto curiosa Hekate. Niente di spaventoso dunque, almeno a prima vista. Tre grossi griffoni lunghi almeno 3 metri e mezzo atterrarono repentinamente nel bel mezzo della piazza con tanto di cavalieri, due stranamente: una delle tre bestie era senza cavaliere.
Sunspire Griffin 2/3 -
- Creatura Griffin
Abilità: FLYING {La creatura può volare e può essere attaccata o bloccata solo da creature con FLYING}
I due cavalieri era vestiti di tutto punto: armature lucenti e argentate, con grosse gemme bluastre e lunghi mantelli azzurri. Aveva un atteggiamento di sufficienza e superiorità mentre spaziavano con sguardo solenne su tutta la piazza. Si scambiarono qualche parola mentre scendevano dai griffoni senza avere nessuna fretta mentre le bestie gracchiavano e grattavano le unghie sul lastricato, segno forse che non si sentivano a loro agio in quell'ambiente. Tranquilizzate le bestie, continuavano a consultarsi mentre guardavano in più direzioni, come in cerca di qualcosa.
New Prahv Guildmage 2/2 -
- Human Wizard
Abilità: Consuma Una creatura bersaglio guadagna FLYING
Consuma
Trattieni un artefatto/creatura/pg bersaglio {Non può attaccare, bloccare nè attivare abilità attive fino alla prossima Fase di Recupero Mana. Pg perdono anche il loro slot azione e uno slot istant.}
Era evidente cos'era successo. Le persone che erano rimaste in piazza erano quelle che non avevano nulla da temere dalle guardie Azorius, coloro che tra virgolette erano a posto con la legge. Chi invece s'era affrettato ad abbandonare quel posto aveva evidentemente qualcosa da nascondere o la fedina penale non proprio pulita. Fatto sta che sebbene diverse bancarelle siano rimaste aperte, i mercanti dietro di essere erano palesemente inquieti. La presenza degli Azorius poteva mettere in soggezione persino il più puro degli innocenti.
Ma tutto questo forse Hekate non lo sapeva. Forse non aveva mai visto un Azorius in vita sua o peggio, non sapeva di cosa erano capaci. I due cominciarono a muoversi in una direzione che non era quella dove si trovava Hekate, avvicinandosi a delle bancarelle random e separandosi prendendo a fare alcune domande ai mercanti, niente che l'elfa avrebbe potuto udire. I griffoni erano stati lasciati in mezzo alla piazza incustoditi, il che poteva sembrare un imprudenza, ma sfido io chiunque ad avvicinarsi a quel coso alato di mezza tonnellata per tentare di rubarlo. E infatti nessuno osava nemmeno avvicinarsi a più di 10 metri di distanza dalle belve, che ogni tanto ruggivano per l'insofferenza. L'inquietudine generale andava via via scemando e forse Hekate aveva una chance di andare via.
Prima che potesse maturare qualsiasi decisione però, un mercanto cominciò a chiamarla con vari "pssst" e segni con la mano sotto banco. « Ehi! Ehiii! » Sussurrava sperando di cogliere l'attenzione dell'elfa. « Tu col capo coperto! Sì, tu! » E avrebbe continuato fino ad aver ottenuto l'attenzione dell'elfa. « Quelle guardie finiranno per arrestarti anche solo per aver celato la tua identità in quel modo. Fossi in te mi togliere quel cappuccio, servirebbe solo ad attirare la loro attenzione. Svelta vieni qui dietro, magari ti scambieranno per una mercante. »
Edited by Ryuk* - 5/5/2017, 18:08. -
»Alÿah.
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Hekate Caethel ◆◆◆ From shadows I'll reclaim my destiny
Tre grifoni e due cavalieri in completa armatura splendente.
Hekate rimase ad osservare i loro mantelli blu con espressione accigliata, cercando di riportare alla memoria informazioni che aveva imparato o anche solo per sentito dire in uno dei discorsi del padre, o anche dei fratelli. Erano cavalieri dell'Azorius, senza dubbio.
Fissati col rispetto delle leggi e alti livelli di formalismo. Insomma, nonostante la sua poca esperienza col mondo esterno, più o meno l'elfa conosceva il genere.
A quel punto capì anche perchè un bel po' di gente se n'era andata di tutta fretta: dovevano avere qualche problema con la legge, ipotizzò, ed era meglio non farsi arrestare da loro.
Hekate non aveva crimini a macchiarla, dunque poteva approfittarne per uscire da lì e riprendere a muoversi. Prima di alzarsi si volse in direzione della voce che la chiamava, squadrando poi per qualche momento quel mercante. Non lo sapeva quella cosa del celare la propria identità e infatti la sua prima reazione fu di alzare la mancina a sfiorare il cappuccio.
Doveva proprio toglierlo? Lanciò un'ultima occhiata per la piazza, controllando non ci siano facce a lei note. Sarebbe stata una vera e propria sfortuna ritrovarsi ora i suoi inseguitori.
« Va bene, va bene. Vengo lì dietro. »
Quindi si lasciò convincere e si abbassò il cappuccio, rivelando meglio volto e capelli agli occhi altrui. Andò a sistemarsi a fianco del mercante che volle dare una mano o almeno così sembrava, comunque lei restava in allerta per precauzione. Diffidente? Abbastanza.
A quel punto non le restava che augurarsi di non attirare troppo l'attenzione.. -
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Il mercante non ti sarebbe sembrato un cattivo soggetto in sè, tuttavia sembrava particolarmente turbato dalla presenza degli Azorius. I due cavalieri rimasero ancora un bel pò distanti, interrogando, perquisendo, investigando e così via. Il mercante continuava ad essere molto inquieto e ogni tanto buttava un occhio verso la via più vicina per fuggire. « Prima o poi arriveranno anche qui, me lo sento. Dovevo scappare insieme agli altri, maledizione. » Si voltò verso Hekate che intanto si era posizionata al suo fianco dietro la bancarella. « Non è che conosci qualche magia che renda invisibili o un diversivo che ci possa dare il tempo di scappare via? Ti prometto 100 monete d'oro se ci riesci, sono un uomo di parola. Anzi... » E prese a frugare nervosamente una specie di marsupio che recava stretto in vita. Ne estrasse un sacchetto tintinnante e alquanto pesante, evidentemente pieno di monete d'oro. « Questo è tutto il ricavato della giornata. 230 monete d'oro. E' tuo, basta che trovi un modo per allontanarci da questo posto. Sto rischiando molto ogni secondo che passa.. » Aveva un aria supplichevole e sembrava veramente spaventato. Intanto i cavalieri rimanevano a distanza e non si erano accorti di niente. . -
»Alÿah.
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Hekate Caethel ◆◆◆ From shadows I'll reclaim my destiny
« Rendere invisibili no, ma credo di poter creare un diversivo. »
Rispose al mercante, alternando lo sguardo tra il suo volto e la mano che reggeva il sacchetto con l'incasso della giornata. Non che le interessasse particolarmente farlo per denaro, ma non poteva non pensare ai vantaggi di avere delle monete in più. Quando lasciò casa, non ne aveva potuto prenderne con sè moltissime.
Presa la decisione di accettare quel compenso, l'elfa allungò la destra verso di lui col palmo verso l'alto, tornando a fissare in volto il mercante con uno sguardo altamente eloquente.
« Pagamento anticipato e non c'è modo di farmi cambiare idea. »
Gli disse con quel suo tono di voce falsamente morbido e gentile, aspettando solo che il sacchetto di monete si adagiasse sulla sua mano.
In caso il mercante accettasse senza fare troppe storie e dandole la somma promessa, Hekate avrebbe dunque voltato lo sguardo in direzione del resto della piazza. Il suo piano era abbastanza semplice: sfruttare il disagio provato dalle cavalcature volanti dei cavalieri per portare un po' di confusione e permettere a loro due di scappare.
Diede poi inizio alle sue intenzioni, mettendosi a recitare una formula in lingua arcana.
Deadly Recluse - Summon
- Creatura Spider 1/2
Descrizione: Il caster evocherà la creatura nelle proprie immediate vicinanze. Si tratta di un grosso ragno. Aspetto e nome sono a discrezione del caster
Magie/Abilità:
REACH {Può bloccare creature volanti}
DEATHTOUCH {Qualsiasi danno questa creatura infligge distrugge all'istante una creatura o rende ESAUSTO un pg}
Avrebbe fatto apparire un grande ragno dai colori blu e nero, possibilmente non troppo vicino alla bancarella dietro cui era per non destare troppi sospetti e far credere subito che fosse stata lei ad avocare quella creatura. Il ragno poi si sarebbe mosso in direzione dei tre grifoni.
Se tutto fosse andato come previsto, Hekate avrebbe fatto segno al mercante che ora potevano allontanarsi da lì tramite la via di fuga più vicina.
Hekate Caethel 20 PV - 1/1 -
Slot Action: 1/1 {Summon}
Deadly Recluse Summon [LINK]
Slot Instant: 0/2 {Instant}
Slot Abilità:
One with Nature
+ permanente alla riserva MANA
Archer III
- Veteran Shot Impugna arco o balestra per infliggere 1 danno ad un pg o creatura bersaglio. Il raggio di questa abilità è di 50m.
Summon attive:
Deadly Recluse 1/2 Creature Spider
Permanenti controllati: Nessuno
Edited by Ryuk* - 5/5/2017, 18:09. -
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I griffoni presere a ruggire terribilmente alla vista del grosso ragno che sembrava puntarli, impennando e sbattendo nervosamente le ali. I due Azorius furono immancabilmente richiamati dal chiasso provocato dai loro animali e resisi conto del pericolo, abbandonarono le perquisizioni per precipitarsi in soccorso dei griffoni. Uno di loro infatti si concentrò solo su di loro, alzando le mani e pronunciando dei comandi basilari che volevano dire "seduti", ma ebbe un bel pò da fare prima di riuscire ad ottenere la loro attenzione e riportare la calma. L'altro, che recava tra le mani una specie di bastone con un talismano sulla punta, si diresse risoluto verso il ragno e da una distanza di una dozzina di metri scarsi, pronunciò parole arcane lanciando un incatensimo
Unsummon - Instant
Descrizione: Il caster genera un varco dimensionale che risucchia la creatura bersaglio evocata durante la ruolata nel posto dove si trovava prima di venire evocata. Il cooldown della summon viene azzerato
Hekate avrebbe visto il proprio ragnetto svanire nel nulla proprio come era apparso in seguito al proprio rito di evocazione. Lo stesso Azorius che aveva volatilizzato il ragno dell'elfa, ora prendeva a guardarsi con circospezione intorno, forse sospettando già che la bestia fosse stata evocata da qualcuno dei presenti. Nel frattempo il mercante aveva già cominciato a sgattaiolare via insieme a lei, dirigendosi verso la via di fuga più vicina, una strada abbastanza larga che portava lontano dalla piazza. « Ottima mossa il ragno, li vali tutti i soldi spesi! » Era il ritratto della felicità, evidentemente rischiava molto di più che una multa salata a rimanere ancora un pò in quello spiazzale.
La sua gioia però durò molto molto poco. Difatti, senza alcun preavviso, un enorme sfera lucente comparve attorno al mercante, rinchiudendolo senza lasciarli scampo alcuno. Hekate avrebbe notato la natura magica di quell'apparizione, un incantesimo terribile che aveva la capacità di bloccare qualsiasi azione di chi sciaguratamente vi rimanesse intrappolato.
Detention Sphere - Enchantment
Descrizione: Il caster evocherà una sfera luminosa di puro mana bianco sufficientemente grande da contenere il bersaglio prescelto.
Effetto: La creatura/artefatto/incantesimo viene rimossa dal campo di battaglia, rimanendo intrappolata nel costrutto di mana. Se l'incantesimo viene spezzato, il bersaglio ritorna sul campo di battaglia nello stesso punto in cui si trovava prima di essere rinchiuso.
« Credi che nessuno ti stia osservando » Esordì una voce femminile ma secca e autoritaria proveniente dalle vostre spalle. Se Hekate si fosse voltata avrebbe visto un altro Azorius, ma questa volta diverso. Anche questo reggeva un lungo bastone con una specie di talismano dalla gemma azzurra sulla punta. Indossava un armatura completa con tanto di elmo e dei lunghi capelli biondi scendevano dalla cima dell'elmo fin sotto le spalle. « Credi di essere abbastanza furbo da scappare » Continuò piantando il bastone saldamente sul terreno fissando Hekate con aria severa. « E ancor più stupidamente, credi che a nessuno interessi » Concluse, fissandoti solennemente. « Ora, non complicare ulteriormente le cose. Le accuse che incombono sulla tua testa sono già sufficientemente gravi. »
Runika - Azorius Skywatch 2/2
20PV -MENTE 4 <img>
Abilità: VIGILANCE {Bloccare non consuma lo slot Action}
Consuma lo Slot Action: Trattieni un artefatto/creatura/pg bersaglio {Non può attaccare, bloccare nè attivare abilità attive fino alla prossima Fase di Recupero Mana. Pg perdono anche il loro slot azione e uno slot istant.}
Edited by Ryuk* - 5/5/2017, 18:09. -
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Hekate Caethel ◆◆◆ From shadows I'll reclaim my destiny
Certo che tra le strade di Ravnica non ci si annoiava mai, a questo pensò l'elfa non appena il mercante venne catturato dalla sfera di luce e alle loro spalle apparve un'altro Azorius.
Non si stava lamentando, anzi, in un certo senso il susseguirsi degli eventi che caratterizzavano quella giornata la eccitavano, dandole una buona dose di adrenalina. Una sensazione del genere raramente l'aveva provata nei giorni precedenti.
Era sempre più convinta di aver fatto bene a prendere la decisione di andarsene.
... però detto così dava l'impressione di essere proprio come quel genere di ragazza viziata che aveva descritto quell'umano. No, lei era completamente o quasi diversa da loro.
« Andiamo, non ho fatto nulla di così grave. »
Rispose Hekate alle accuse dalla donna Azorius, cercando in qualche modo di giustificarsi.
Pensò fosse meglio non peggiorare la situazione, attaccando quella donna bionda in armatura ed era abbastanza saggia da ammettere che non avrebbe molte possibilità. Le sue frecce non avrebbero scalfito la sua corazza di metallo lucente e sarebbe bastata un'altra di quelle sfere di luce per farla prigioniera.
Intanto profò ad indietreggiare un passettino alla volta, tenendosi a distanza dalla guardia.
« Non l'ho fatto apposta ad evocare quel ragno. Sono ancora una maga alle prime armi e mi sono confusa con un altro genere di incatesimo. Non si può chiudere un occhio? »
Nel dirlo alzò entrambe le mani col palmo rivolto verso l'alto, assumendo l'aria di chi è molto dispiaciuto per quanto accaduto e sta cercando di rimediare in qualche modo.. -
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Evidentemente Hekate non aveva mai avuto a che fare con gli Azorius. Chiedere a un Azorius di chiudere un occhio equivarrebbe a cercare di chiedere a un Gruul di imparare le regole di galateo. E ciò è vero in special modo se poi ci si rivolge ad un Guardia dei cieli Azorius, mica un piedipiatti qualunque.
« E' questo il problema con voi trasgressori della legge. Niente è mai sbagliato, niente è mai troppo grave. Tuttavia infrangere la legge è pur sempre un crimine, che si tratti di un omicidio o di contravvenire all'editto riguardo alle evocazioni più lunghe del metro in città. Davanti alla giustizia essi sono ugualmente colpevoli, e così lo sei tu. » E quelle parole furono pronunciate con calma proverbiale nonostante la Skywatch avesse notato che Hekate stava lentamente arretrando. Evidentemente, ai suoi occhi, non c'era possibilità che l'elfa potese sfuggirle. Infatti già muoveva la mano che reggeva il bastone, puntando il talismano verso di lei. « La legge prevede che tu abbia un regolare processo. E' un tuo diritto, ecco perché devi venire con noi. » E il talismano cominciò ad illuminarsi di una luce azzurra intensa mentre l'Azorius recitava formule in lingua arcaica per lanciare l'incantesimo.
Ma l'incantesimo non partì mai. La luce azzurra si spense repentinamente mentre il bastone cominciò a ricoprirsi di muffa e licheni, deteriorandosi a vista d'occhio.
Putrefy - Istant
Descrizione: Il caster lancerà un incantesimo repentino contro un artefatto o una creatura bersaglio, causandone l'improvviso deterioramento e putrificazione.
Effetto: Distruggi il bersaglio.
La bionda Guardia lasciò cadere il bastone a terra perplessa, scuotendo ripetutamente la mano che prima lo reggeva. « Non questa volta Azorius, la ragazza è sotto la nostra responsabilità. E' un elemento essenziale per lo Sciame, non possiamo permetterti di prenderla in custodia » Esordì una nuova voce. Alta, autoritaria. Elementi tipici di un elfo Dovkarin, la loro fierezza della propria gilda e la propria razza conosceva pochi rivali. Erano in cinque gli elfi, tutti Golgari, tutti mandati a cercare Hekate. Uno di loro si sarebbe avvicinato ad Hekate preoccupato. « Hekate! Ti abbiamo cercata dappertutto, tuo padre è furibondo! Cosa ti è saltato in mente? »
« Stai intralciando il corso della Giustizia, Golgari Opporre resistenza ad un arresto è reato molto grave. Ti invito formalmente a ritrattare le tue asserzioni o sarò costretto ad aderire alla legge marziale. Fai attenzione, perchè ti è concessa una sola opportunità di farti da parte. » E nel frattempo sopraggiunsero gli altri due cavalieri Azorius a dare man forte alla bionda Skywatch. « Solo in tre? Davvero? Siete davvero decisi a mettervi contro sei golgari? » Sì, sei. Evidentemente avevano contato anche Hekate, probabilmente erano già convinti di averla ritrovata e che di lì a poco l'avrebbero condotta a casa.
« La vera Giustizia non conosce paura nè pudore. Vi dichiaro tutti in arresto! » L'elfo Golgari, quello che sembrava prendere la parola in tutto, rispose con una risata di scherno. « No, voi siete in arresto! » E mentre parlava, tre di loro già recitavano una sorta di requiem di evocazione, facendo comparire sul campo di battaglia delle strane creature simili a cadaveri ambulanti ma dal corpo composto da liane e arbusti.
Dreg Mangler 3/3 - - Creatura Plant Zombie
Abilità: HASTE {La creatura può attaccare nello stesso turno in cui è evocata}
Allora la bionda Azorius rivolse una semplice mano verso uno dei Golgari, emettendo un flusso di mana bluastro che circondò l'elfo, inabilitandolo completamente. Un altro Azorius riuscì prontamente a bloccare in qualche modo la creatura, rinchiudendola in una sorta di prigione runica, mentre il terzo finì travolto inevitabilmente dallo zombie, facendo una brutta fine. « I vostri crimini si accumulano, non rimarrete impuniti! » Sentenziò la Skywatch, costretta comunque ad indietreggiare cautamente.
New Prahv Guildmage 2/2 - - Human Wizard
Abilità: Consuma Una creatura bersaglio guadagna FLYING
Consuma Trattieni un artefatto/creatura/pg bersaglio {Non può attaccare, bloccare nè attivare abilità attive fino alla prossima Fase di Recupero Mana. Pg perdono anche il loro slot azione e uno slot istant.}
Runika - Azorius Skywatch 2/2
20PV -MENTE 4
Abilità: VIGILANCE {Bloccare non consuma lo slot Action}
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Essence Scatter - Istant
Descrizione: Il caster dissolverà una creatura che un altro caster tenta di evocare, annullando l'evocazione
Edited by Ryuk* - 5/5/2017, 18:10. -
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Hekate Caethel ◆◆◆ From shadows I'll reclaim my destiny
Beh, almeno ci aveva provato a far cambiare idea a quella donna di latta; non per riferirsi solamente all'armatura completa da lei indossata, ma anche alla rigida osservazione delle leggi con cui giustificava l'arresto. L'elfa si trovò a corto di idee, anche perchè non credeva sarebbe sfuggita facilmente al'incanto che stava per lanciarle la Skywatch.
Però la ruota del Destino aveva altro in serbo per lei.
E, onestamente parlando, Hekate l'avrebbe volentieri presa a calci quella bastarda.
In un certo senso l'arrivo dei Dovkarin l'avrebbe salvata dal finire in prigione, ma dal punto di vista dell'elfa la situazione non era cambiata più di tanto: da una parte o dall'altra, sarebbe finita intrappolata.
« Io... ho voluto fare un giro nei dintorni. »
Mentì spudoratamente all'elfo che le rivolse la parola, abbassando lo sguardo sui propri piedi come farebbe una bambina che sapeva di aver combinato un guaio. Peccato che Hekate era più subdola e le sue intenzioni erano ben altre.
Avrebbe approfittato della determinazione degli Azorius e il loro voler ingaggiare uno scontro coi suoi compagni Golgari come diversivo, scivolando dietro al gruppetto di elfi per poi correre via come il vento.
E se qualcuno l'avesse bloccata?
Beh, lei aveva ancora delle frecce infoderate sulla coscia sinitra. Ne avrebbe estratta una e ne avrebbe infilzato la punta nel braccio, gamba o qualsiasi altra parte non mortale del corpo. Erano pur sempre parte dei Golgari e non le avevano fatto alcun male, a parte seguire gli ordini del padre. Per rispetto verso di loro, avrebbe anche mormorato un "scusa" per quello che stava facendo.
Ancora contenta di essere andata contro il tuo Destino?
Se qualcuno le avesse fatto una domanda del genere, lo avrebbe mandato a quel paese.
Al momento la situazione era troppo incasinata per dare giudizi diversi.. -
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E infatti l'elfo che prima si era rivolto direttamente a Hekate si rese subito conto dell'ennesimo tentativo di fuga della ragazza e prontamente le corse dietro, riuscendo ad afferrarne un braccio. « Dove ha intenzione di anda- » Ma le parole si intrecciarono ad un lamento di dolore mentre la freccia di Hekate si conficcava nella coscia dell'elfo. Il Golgari ebbe non poche grane con il dolore e la ferita e dovette lasciar andare Hekate che guadagnava già un certo margine di distacco. Purtroppo per lei, sono poche le cose che sfuggono agli occhi di uno Skywatch, anche se a terra. Difatti l'efa avrebbe udito l'ennesimo richiamo che ormai avrebbe dovuto conoscere molto bene. Arrivavano i griffoni, tutte e tre le bestie alate piombarono sui Golgari seminando il caos. Se c'era una cosa che i Golgari odiavano, era qualunque sorta di grossa creatura con uno o più paia di ali. Il loro capo però sembrava più calmo degli altri e già era pronto a prendere delle contro misure contro le evocazioni, muovendo le mani ritmicamente mentre pronunciava l'ennesima filastrocca arcana. « Non ne hai il permesso! » Sentenziò l'Azorius quasi avesse indovinato le sue intenzione e già castava un incantesimo rapido mentre rivolgeva entrambi le mani al cielo. Instantaneamente una massa di nuvole comparve sulla testa degli elfi, rilasciando nel giro di un paio di secondi un enorme massa d'acqua che investì tre dei loro, capo compreso, interrompendo qualsiasi loro azione. Il flusso d'acqua gli fece rovinare a terra, minando il loro equilibrio, mentre due dei griffoni gli piombarono addosso senza più alcuna esitazione.
Downpour - Istant
Descrizione: Il caster evoca un imponente massa d'acqua che si riverserà dal cielo e investirà un massimo di 3 creature all'interno della propria area.
Effetto: Le creature colpite non possono attaccare nè attivare abilità attive fino alla prossima Fase di Recupero Mana del loro controllore e i pg colpiti diventano ESAUSTI.
Intanto lo zombie che aveva attaccato e ucciso uno dei tre Azorius, si apprestava a piombare anche sull'altro mentre il secondo zombie che era stato intrappolato nella prigione runica se ne liberava e partiva a sua volta all'attacco. La bionda Skywatch però sembrava avere l'intera situazione sotto controllo. Difatti con calma proverbiale e una rapidità invidiabile, rivolse prima una mano verso lo zombie di fronte a lei, rinchiudendolo nell'ennesima prigione runica...
Consuma lo Slot Action: Trattieni un artefatto/creatura/pg bersaglio {Non può attaccare, bloccare nè attivare abilità attive fino alla prossima Fase di Recupero Mana. Pg perdono anche il loro slot azione e uno slot istant.}
...poi rivolse un incantesimo instantaneo verso l'altro che stava già raggiungendo il compagno Azorius, circondandolo di una bianca aura luminosa che ne annullò qualsiasi potenziale offensivo.
Pay no Heed - Instant
Descrizione: Il caster circonderà una creatura/artefatto di una bianca aura splendente.
Effetto: Il bersaglio non può infliggere alcun tipo di danno fino alla prossima Fase di Recupero Mana.
« Runika, questi trasgressori persistono impenitentemente nel loro disprezzo della legge. Non meritano più alcuna commiserazione.. » « ... » Lo Skywatch si fece estremamente serio e silenzioso alle parole del suo compagno. Entrambi sapevano a cosa l'Azorius si riferisse. Qualcosa di tremendo ed estremo, ma se i Golgari non li avessero lasciato scelta, era l'unica soluzione.
Ma torniamo ad Hekate. L'elfa per qualche secondo potrebbe aver avuto l'impressione di essere sfuggita alle grinfie dei suoi inseguitori, ma giusto qualche secondo proprio. Sarebbe bastato il richiamo dei griffoni a farle perdere qualche speranza. Difatti, con velocità invidiabile, il terzo dei griffoni piombò su di lei, tagliandole la strada con una manovra aerea e atterrando giusto di fronte a lei per impedirle di proseguire oltre. Non attaccò, almeno in principio, si limitò ad avanzare come un leone verso una preda in trappola, ruggendo ripetutamente e puntandolo con lo sguardo. Probabilmente non aveva nemmeno intenzione di attaccarla, a meno che lei non avesse fatto qualche passo falso. Una bella gatta da pelare per la nostra eroina. Da una parte lo scontro violento tra due gilde, dall'altra un famelico leone-aquila alato di qualche tonnellata. Quando si dice dalla padella alla brace.
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Runika - Azorius Skywatch 2/2
20PV -MENTE 4
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Hekate Caethel ◆◆◆ From shadows I'll reclaim my destiny
Sinceramente non si era concesso il lusso di pensare se era riuscita a scampare a quella situazione o meno, perchè dall'andazzo che aveva preso la giornata ormai aveva capito di non dover gridare vittoria troppo presto. Dunque per quei pochi secondi dove sembrava ce l'avesse fatta, il suo unico pensiero era allontanarsi velocemente da lì.
Peccato che dal cielo le piombò davanti uno di quei maledetti pennuti.
Istintivamente Hekate si fermò e prese ad indietreggiare cautamente, tenendo gli occhi fissi sul griffone per evitare di finire sotto i suoi denti o artigli.
« Maledizione, ci mancava anche questo. »
Imprecò tra i denti, mentre i suoi occhi violetti saettavano a destra e a sinistra alla ricerca di un punto in cui passare e superare la creatura alata. Quella bestiaccia però occupava tutta la via e... beh, non c'erano molte altre alternative per la giovane elfa: finire cattuta dagli Azorius o buttarsi tra le fauci del grifone. E considerata la filosofia Golgari da lei seguita, la seconda alternativa non era poi così male come a qualcun'altro poteva sembrare.
E iniziare uno scontro era fuori discussione: l'elfa era abbastanza saggia da sapere da sè che sarebbe stato solo tempo perso, tra inferiorità numerica con gli Azorius e i loro animaletti troppo cresciuti. Ecco, il fatto che i grifoni avevano una certa stazza la fece pensare.
Avrebbe potuto sfruttarla a suo vantaggio, come ad esempio cercare vie di fuga alternative lungo i vicoli che solitamente costeggiavano le vie principali di Ravnica. Fino a poco fa aveva usato quelli per spostarsi e quindi perchè non tornare lì?
Un vantaggio tattico non trascurabile e anche se sarebbero stati gli Azorius a seguirla, avrebbero avuto più difficoltà a seguirla per via delle loro rigide armature scintillanti.
Però doveva decidere in fretta, prima che finissero di sistemare i Dovkarin.
Hekate prese la decisione di tentare quell'idea e si mise a guardare lungo i lati se c'erano stradine che avrebbero potuto esserle utili. Trovata la più vicina e assicuratosi che il grifone non fosse troppo vicino, si sarebbe infine lanciata in direzione della via di fuga.. -
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Il griffone scattò in avanti non appena l'elfa si fosse protesa verso il vicolo più vicino, tentando di intercettarla. Per fortuna di Hekate, non aveva sbagliato i calcoli, e riuscì a raggiungere l'apertura prima che il griffone potesse caricarla con tutto il proprio peso. L'enorme bestia infatti sbattè contro le mura, rimanendo incastrata in quello spazio stretto. Riuscì comunque ad assestare una bella zampata che colpì la ragazza alla schiena, sbattendola contro al muro e provocandogli anche due graffi non proprio superficiali.
Hekate: -2 PV, prende status ESAUSTO
Hekate avrebbe quindi dovuto fare i conti con lo stordimento, ma per il momento sembrava essere fuori dalla portata dei griffoni, degli Azorius ma soprattutto dei Golgari. Avrebbe avuto l'impressione di potersi riposare, tanto il griffone bloccava l'unica via che comunicava con la strada principale e il quel vicolo sembrava non esserci nessuno. Dico sembrava, perchè prima che potesse riprendersi del tutto una mano le cinse un braccio, tirandola e costringendola ad alzarsi e muoversi. Forse non lo avrebbe riconosciuto subito, aveva una specie di turbante che ne lasciava scoperti solo gli occhi, ma sentendogli dire
Pessima idea infastidire gli Azorius. Dobbiamo tagliare la corda, e alla svelta
Avrebbe riconosciuto la voce di Malo, il ragazzo che poco prima l'aveva salvata dall'orco. Se l'elfa avrebbe opposto una qualche forma di resistenza, Malo si sarebbe limitato ad indicare la sottile striscia di cielo che era possibile intravedere dal fondo di quel vicolo angusto. Le nuvole si stavano improvvisamente addensando e lampi e tuoni risuonavano nell'aria come preannunciando un terribile cataclisma. Prima che egli potesse spiegarsi, un vento improvviso gli investì rendendo particolarmente difficile comprendere le parole l'uno dell'altra e persino muoversi senza rischiare di finire spazzati via. In quel trambusto, Malo indicò vistosamente e ripetutamente una rientranza nella parete alla loro destra. Forse l'unica speranza di potersi salvare.
Supreme Verdict - Sorcery
Descrizione: Il caster evoca un cataclisma di proporzioni epiche, simile ad una violenta tromba d'aria insieme ad una tempesta di fulmini, che coinvolgerà una vasta area designata.
Effetto: Le creature colpite all'interno dell'area vengono distrutte.
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»Alÿah.
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Hekate Caethel ◆◆◆ From shadows I'll reclaim my destiny
Sarà quasi andata a spalmarsi contro quel muro del vicoletto, ricavandoci anche un bel paio di tagli sulla schiena e uno sensazione di stordimento, ma nulla le sembrava togliere la soddisfazione di essere scappata alla bestiaccia con le piume e averla fatta incastrare.
Adesso i problemi della giovane elfa erano finiti?
Certo che no, troppo facile e lei nemmeno ci sperava.
Stava cercando di rialzarsi e l'improvviso strattone al braccio la mise in allarme, almeno per quei secondi antecedenti alla frase pronunciata dall'uomo col volto celato. Per sua fortuna si trattava di Malo, non di un Golgari o di un altro Azorius sbucato dall'ombra.
In un certo senso quel ragazzo iniziava ad esserle simpatico. Forse.
Comunque, il tempo di alzare lo sguardo in direzione della striscia di cielo azzurro, non più tale per via dei nuvoloni minacciosi in arrivo e Hekate si rese conto di essere ancora in una situazione di me... melma. Tantissima melma fino al collo.
Seguì dunque l'indicazione di Malo e, lottando contro le forti raffiche di vento, sarebbe andata ad infilarsi dentro a quella rientranza nel muro. Si trattava di una porta come un'altra e per loro fortuna era aperta. La giovane elfa la spinse con decisione, facendosi aiutare dall'altro ragazzo in caso le ferite alla schiena si facessero sentire troppo.
Dietro all'ingresso si sarebbero trovati dentro a quella che sembrava all'apparenza una casa dei bassifondi come un'altra: lo stesso odore e arredamento decisamente spoglio.
L'elfa mosse qualche passo cauto dentro alla stanza, guardandosi attorno con aria attenta quasi fosse alla ricerca di qualcosa. Arrivò vicina al muro sul fondo e lì si fermò, osservandolo con interesse. Non aveva nulla di particolare, a parte roba accatastata scompostamente da un lato e una specie di rozzo candelabro a muro, pieno di cera disciolta e qualche ragnatela. Hekate si mise a fissare quest'ultimo.
« So come uscire senza incrociare dinuovo gli Azorius. »
Disse a Malo, la voce sicura di chi sa perfettamente quello che sta facendo e magari un pochetto sofferente per le ferite ricevute sulla schiena.
Allungò la mano destra verso il candelabro e ne sfiorò uno dei bracci, finchè non raggiunse uno dei riccioli in metallo che lo decoravano e lo abbassò. Seguì un rumore di un qualche meccanismo che si attiva ed infine una parte di muro si mosse, aprendosi verso di lei e rivelando una voragine parzialmente illuminata da funghetti bioluminescenti.
« Un passaggio Golgari. Vengono usati per spostarsi rapidamente o, come nel nostro caso, quando bisogna sfuggire dai guai. Stammi dietro se non vuoi vagare per le fogne. »
Spiegò brevemente, mentre lei si affacciava nuovamente all'ingresso del passaggio e sospirò con fastidio. Maledetta la sua poca o nulla abitudine agli odori forti, stare lì sotto sarà un incubo. Si mise di fianco e fece segno a Malo di andare per primo, mentre lei avrebbe pensato a richiudere la parete dietro di loro.
Per il resto sarebbe bastato andare dritto per quel cunicolo, fino a ritrovarsi giù nelle fognature della città. Hekate allora passò davanti al ragazzo, così da fare strada. Rimase in silenzio per i primi momenti, le orecchie teste a percepire rumori anomali oltre all'echeggiare dei loro passi, dell'acqua putrida che scorreva e di qualche gocciolina che cadeva o... insomma, i rumori tipici di un luogo del genere. Il silenzio da parte dell'elfa era dato anche per quel suo problemino col naso, perchè stava facendo uno sforzo di volontà per resistere quanto più possibile. Sospirò un'altra volta, girandosi appena verso il ragazzo col viso.
« Credo di doverti ringraziare per avermi salvata. Ancora. Hai avuto un picco improvviso di cavalleria o cosa per essere venuto in aiuto alla ragazzina viziata e boriosetta che secondo te dovrei essere, uma-.. »
Si bloccò un attimo, poi sospirò nuovamente con un poco di stizza.
« E se potresti dirmi il tuo nome, cortesemente, smetterei di chiamarti semplicemente umano. Inizio a stancarmi, soprattutto perchè il mio di nome lo conosci. »
Concluse con voce abbastanza gentile, senza mancare dell'ironia usata all'inizio del discorso.. -
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Per un pelo. Un altro secondo lì fuori e non avrebbero fatto in tempo a varcare quella porta. Il vento di intensità crescente li avrebbe spazzati via senza nulla che potessero fare. Se non altro quell'abitazione sembrava disabitata, un problema in meno. Malo rimase un pò vicino alla porta, come aspettandosi da un momento all'altro che qualcun altro vi entrasse. Una guardia Azorius che aveva visto tutto, magari. Poi concluse che dopo il cataclisma che si stava abattendo la fuori non doveva preoccuparsi poi molto. Non ci sarebbe stata anima viva per un bel pezzo. Beh, eccezion fatta per gli Azorius.
« C'è mancato poco, davvero poco. Direi che per oggi basta fughe all'ultimo momento, ti va? »Disse mentre tentava di dare un occhiata attraverso una fessura della vecchia porta in legno marcio per poi voltarsi verso l'elfa. Ma quella sembrava tutta presa dagli oggetti in quella stanza. Era lì lì per fare un altra battuta ma decise di lasciarla fare, magari aveva visto qualcosa di interessante.
« Non ci faresti molto con quel candelabro. Anche se sembra oro, si tratta di comunissima lacca. » Commentò riferendosi all'oggetto che lei aveva adocchiato. Lui se ne intendeva, ormai aveva occhio per queste cose. E aveva concluso che lei si guardasse attorno in cerca di qualcosa da arraffare e rivendere solo perchè quella era una sua abitudine. Rimase quindi sorpreso nello scoprire il meccanismo e il passaggio segreto apertosi poco dopo. « Ma guarda.. » Interdetto accettò l'invito dell'elfa ad andare per primo guardandola con sorpresa.
« Non eri quella che non era mai uscita di casa, tu? » Rise anche se forse doveva smetterla di essere così pungente. Non s'era perso la brutta ferita che aveva alla schiena, ma per adesso allontanarsi da quel posto aveva la priorità. Avrebbero pensato poi a curarla. « Ecco come fanno quei mangiacarogne a sbucare ognivolta dal nulla. Oh.. »
Si voltò di scatto verso Hekate rendendosi conto di essere stato indelicato. In fondo lei era una di loro.
« Scusa. Abitudine. Ma alcuni dei vostri lo fanno davvero. Mangiare cadaveri, intendo. Quindi... non è offesa tanto grave, no? » E cercò di sorriderle almeno per sdrammatizzare. Fecero un pò di strada attraverso il tunnel alla luce di quei pochi funghetti fosforescenti che però erano sufficienti a delineare l'andamento del tunnel. In effetti erano proprio un bel modo di orientarsi al buio. Stava già avvicinandosi a uno dei funghi con una mezza idea di raccoglierlo e usarlo in futuro come lume, quando la ragazza parlò di nuovo, in vena di ringraziamenti. Lui sorrise appena rivolgendole la sua attenzione. « In effetti "umano", tra i soprannomi che mi hanno affibbiato, non è tra i miei preferiti. Sempre meglio di canaglia, suppongo, o di figliodi- ma sto divagando. »
« Mi chiamo Malo e.. prego. Dopo che ci siamo salutati ho notato lo Skywatch degli Azorius che svolazzava da queste parti e ho pensato che una poco abituata a camminare per i bassifondi non ci avrebbe messo molto a farsi notare da quei paladini bigotti. » Fece una pausa, guardandola per qualche secondo come se dovesse decidere se dire quel che stava per dire o meno. « E poi non dovresti essere così dura con te stessa. Viziata? Forse, ma hai della grinta e mi piace il tuo caratterino. Sarebbe stato un vero peccato se gli Azorius ti avessero trovata, mi sarebbe piaciuto rivedere il tuo bel faccino più spesso da queste parti »E occhiolino. Intanto si erano fermati e attorno a loro c'era solo buio e funghetti luminescenti. Dove avrebbe condotto quel tunnel lo sapeva solo lei, quindi era il caso di fare qualche domanda in più.« Dimmi, dov'è che siamo diretti? Ora che sei in salvo dai tuoi pari e dagli Azorius, hai già pensato a cosa farai?
Edited by Ryuk* - 5/5/2017, 18:11. -
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« Uscita poche volte e mai da sola, senza andare troppo lontano dall'occhio di mio padre. Però in compenso ho imparato a memoria tutti i passaggi dei Golgari. E... nessuna offesa, perchè è vero. Tra alcune specie della gilda è una pratica abbastanza normale. E' tutta una questione di gusti e preferenze. »
Gli rispose con una tranquillità tanto disarmante da sembrare... inquietante.
Hekate volutamente volle rimanere sul vago e non specificò quali razze mangiavano i cadaveri e quali ancora meno, oppure non lo facevano proprio. Come se non bastasse già il tono della sua voce a calare su di lei un'aura tetra, l'elfa rincarò la dose affiancando alle parole un mezzo sorriso enigmatico e lo sguardo di chi ha tralasciato qualcosa.
Era davvero anche lei una mangiacarogne, nel vero senso del termine? Forse sì, forse no.
Per quanto riguarda il motivo che spinse Malo a salvarla dalle grinfie degli Azorius, lei si limitò a ridacchiare divertita e in un certo senso piacevolmente lusingata per aver fatto colpo grazie al suo caratterino non proprio facile da domare.
« Questo tunnel porta ad una sala sotterranea, dove i Golgari prestano assistenza alla popolazione più povera distribuendo cibo e dandogli un alloggio. Solitamente i Dovkarin in posti come questo non ci mettono piede, se non per quelle rare volte dove controllano che non ci siano problemi. Oggi non dovrebbe essere una di quelle occasioni. Spero. »
Sospirò profondamente e per colpa di un improvviso capogiro fu costretta a fermarsi, appoggiandosi con la mano destra al muro e la sinistra posizionata come a voler proteggere naso e bocca. Soffocò tra i denti qualche maledizione per la sua poca resistenza in quel posto e i graffi alla schiena che non le facilitavano per niente le cose.
Rimase così per pochi secondi e non fornì alcuna spiegazione, indipendentementa dal fatto che Malo le domandasse qualcosa o meno. Gli avrebbe risposto con un gesto della mano, sventolandola un pochino come a scacciare qualcosa, cercando così di fargli capire che era tutto a posto e di non pensare a lei.
Comunque, proseguirno dritti ancora per un po' e dopo l'elfa svoltò sulla destra, continuando a camminare finchè la conduttura sotterranea si aprì in una vasta cisterna. Alle pareti di questa non c'erano i soliti funghetti luminosi, ma focolari sparsi lungo il perimetro a lanciare luci aranciate e ombre danzanti sulle persone lì raccolte. Anche l'occhio più disattento avrebbe colto la condizione misera di quella gente che aspettava solo di avere qualcosa da mettere sotto i denti, mentre altre creature di varie razze, troll e insetti antropomorfi o quasi, si muovevano tra loro per distribuire qualche vivero o prendersi cura dei più malati.
Hekate si fermò sul limitare dell'ingresso a quel grande spazio, voltandosi poi verso Malo.
« Eccoci arrivati. Ora che non ho più nessuno alle costole, ho intenzione di entrare a far parte dei livelli più bassi dei Golgari. E tu per uscire da qui basta che torni indietro a dove abbiamo svolto e prosegui dritto. Lì ci sarà una scala a pioli di ferro e sopra una botola. ».
[Scena] Soldati, acqua di fogna e passaggi segreti[Malo] [Hekate] |
