[Scena] Soldati, acqua di fogna e passaggi segreti

[Malo] [Hekate]

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    Malo invece era abbastanza abituato ad ambienti maleodoranti e lezzi vari, ma l'ambiente nel quale arrivarono era decisamente troppo, persino per lui. Erano raccolti in uno spazio semi chiuso creature e poveracci di ogni tipo, in condizioni igieniche precarie e soprattutto in stato di estrema povertà. Era un punto di raccolta Golgari, una di quelle zone adibite all'accoglienza e l'assistenza dei bisognosi. Lì veniva fornito loro riparo, cure rudimentali e soprattutto cibo.

    Il ragazzo aveva sentito solo parlare di quei posti e in generale la gente comune dei bassifondi se ne tenevano alla larga perché notoriamente focolari di ogni tipo di malanno. Forse era solo una leggenda metropolitana dopotutto, si trovò a pensare mentre osservava accampati tra i vari elfi, troll e orchi anche qualche famigliola umana e diversi bambini. Notare poi come i membri Golgari si adoperassero per distribuire equamente le razioni di cibo a tutti gli fece rivalutare completamente gli esponenti della gilda.

    Rimase in silenzio per diverso tempo mentre il suo sguardo spaziava sui presenti, rompendo il mutismo solo per rispondere ad Hekate. « Questa sarà la tua nuova casa, quindi. Sicura di esserci portata? » Le chiese, ma senza sbeffeggiamenti questa volta. Era anzi leggermente preoccupato. In fondo, s'era preso tanto disturbo per tirarla fuori dai guai. Se dovevano salutarci, voleva assicurarsi sarebbe stata al sicuro. Anche se non avrebbe mai ammesso di tenere già a lei fino a quel punto.

    Edited by Ryuk* - 5/5/2017, 18:11
     
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  2. Alyah
     
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    Hekate Caethel ◆◆◆ From shadows I'll reclaim my destiny
    Trascorsero un paio di secondi prima che giungesse la risposta dell'elfa, durante i quali lei non fece altro che tornare con lo sguardo sulla gente lì raccolta e riflettere su varie cose.
    Il suo desiderio di dimostrare il suo valore era talmente forte da farle prendere quella strada?
    Tornò a guardare Malo, mentre con una mano si risistemava la cappa lacera sulla schiena nel tentativo di cercare un poco di sollievo. Appena possibie dovrà farsi curare da qualcuno.
    « Sì, a questo punto non voglio tornare indietro. E poi non avrei altri posti dove andare. »
    Fece un sorrisetto amaro, ma non per questo la sua determinazione parve vacillare.
    Amarezza che scomparve nel giro di una paio di battiti di ciglia, sostituito da un ghingo velatamente malizioso e che non prometteva nulla di buono. Come non poteva notare i segni di preoccupazione che le stava dimostrando Malo?
    « E stai tranquillo, prima o poi il mio bel faccino lo rivedrai. Solo spera di non aver combinato qualche guaio con la mia gilda o non sarà tanto piacevole. »
    Usò un tono di voce canzonatorio, prendendolo un po' in giro senza cattiveria.
    Allungò il braccio destro verso di lui e gli avrebbe dato una leggera pacca sulla spalla.
    « Se non c'è altro, andrei a cercare qualcuno per sistemare questi graffi e poi vedere come entrare nei Golgari. Arrivederci, Malo. »
    Un ultimo sorriso amichevole e, se non ci fossero state altre domande a cui rispondere, si sarebbe voltata per avvicinarsi alla folla di disgraziati accampati in quello spazio.

     
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    Altre domande non ce ne sarebbero state. Lui le rivolse un sorriso sbarazzino e rispose prima che lei andasse via. « Tu cerca di stare attenta a quelli grossi. Mi sembrano poco amichevoli. »E rise cercando di canzonarla per mascherare il suo interesse verso di lei. La osservò allontanarsi e mescolarsi tra la folla mentre se ne stava mezzo appogiato su di una roccia.

    Hekate. Davvero un piacevole incontro. Si trovò a ripensare agli avvenimenti di quella giornata mentre ritornava per la strada lungo la quale erano arrivati. Aveva avuto una collutazione con quel brutto figlio di orca giù al mercato. Aveva rischiato la pelle in un verdetto supremo Azorius. E s'era fatto trascinare nelle fogne Golgari, dove si era ripromesso di non mettere piede mai e poi mai. Non per cattiveria o pregiudizio. Solo, non sapeva che farsene. Erano tutti poveracci laggiù, non avrebbe potuto soffiare più di un sacco di patate da quelli lì.

    Si ritrovò nell'Undercity. Sbucò da un vico con profilo anonimo. Non si sentiva mai sicuro quando era fuori dalla sua zona, e faceva bene. I nemici che si era fatto non erano pochi e sicuramente nemmeno gentili. Mani in tasca si diresse di nuovo al mercato. In termini economici la giornata era stata un disastro, eppure sentiva di aver guadagnato qualcosa lo stesso. Anche se non capiva bene cosa.



    END SCENE

    Edited by Ryuk* - 5/5/2017, 18:12
     
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